REGOLAMENTO CONCORSO MASTER FRITOA

Ogni signora / signorina (ma anche signori !) che desidera partecipare al più divertente gioco del Carnevale di Chirignago dovrà seguire queste semplici regole:

  1. Portare 10 frittelle fatte in casa presso la tenso-struttura dietro la Chiesa S.Giorgio di Chirignago DOMENICA 16 FEBBRAIO DALLE 10.30 ALLE 11,30
  2. verrà attribuito un numero ad ognuno
  3. in forma anonima i pasticceri di Chirignago “valuteranno” e premieranno “la fritola piu bona”
  4. Dalle ore 14.30 in piazza San Giorgio Vi aspettiamo per la premiazione TANTI, TANTISSIMI PREMI

PREMI CONCORSO MASTER FRITOA

01° Cofanetto Boscolo Gift offerto da Agenzia Buena Esperanza (giornata in un centro Wellness PER DUE PERSONE)

02° Trapano avvitatore offerto da Ferramenta Pasqualetto

03° Trattamento specifico viso e corpo offerto da Studio Nuova Forma

04° Buono trattamento estetico offerto da No+Vello

05° Trattamento benessere capelli e messa in piega offerta daParrucchieri C’è

06° Confezione di cioccolatini Baratti con del buon vino offerto da Pasticceria Bar Clarin

07° Cesta con pulitore igienizzante spray offerta da Casanova Ecoclima

08° Cesta offerta da Ortofrutta Irene

09° Cesta dolci e prodotti da forno offerta da Panificio F.lli Rizzo

10° Due scatole di giocattoli offerte dalla Bottega del giocattolo

11° Taglio capelli offerto da C’è Parrucchiere

12° Bottiglia e pasta offerte da Bar Colibrì Asseggiano

RICETTA FRITOA

ECCO PER VOI UN SUGGERIMENTO COME FARE LE FRITOE VENEZIANE, MA OGNUNO PUO’ FARLE A MODO SUO!!!!

Ingredienti:

farina bianca “00”, uvetta sultanina, zucchero, uova, latte, lievito di birra, zucchero a velo, sale, olio di semi, aromi (buccia di limone o arancio), pinoli

Preparazione:

Mescolare in una terrina la farina con latte, uova e zucchero, facendone un impasto abbastanza tenero – aggiungere un pizzico di sale – un po’ di lievito di birra – uva sultanina bagnata ed infarinata e si rimesta molto bene cercando che tutto si amalgami – lasciare lievitare il composto, coperto con un tovagliolo, in un luogo tiepido, per alcune ore. Lavorare di nuovo il composto, aggiungendo, se occorre, un po’ d’acqua per avere un impasto fluido. Versare a cucchiaiate l’impasto in una padella con molto olio bollente, e quando si rapprende, voltarlo con una schiumarola fino a che prende un color marrone chiaro. Quando pronte, levarle con una schiumarola, posare su una carta assorbente, servendole a cupola su un piatto, coperte da un velo di zucchero vanigliato.

STORIA FRITOA

Indiscussa regina dei dolci veneziani, la frittella, o meglio “ea fritoa”, si presta a vivere, con il Carnevale, il suo momento magico. Da sempre considerata il dolce nazionale della Repubblica Serenissima, “gustata” non solo a Venezia, ma in tutto il territorio veneto friulano, fina quasi alle porte di Milano, “ea fritoa” veniva prodotta esclusivamente dai fritoleri, che quasi a sottolineare questa loro ufficialità, nel ‘600 si costituirono in associazione. Anche se l’autentica frittella rimane comunque quella veneziana, in tutto il Veneto si diffusero ricette locali, dove troviamo quelle confezionate con frutta immersa nella pastella o con fiori o con ortaggi, in alcuni casi perfino con erbe spontanee di prato e di monte e ancora con il riso e la polenta.